Divina Commedia
Il post di oggi è un documento tratto da Internet riguardante un codice miniato con figure delle tre cantiche della Divina Commedia di Dante, che Giuseppe aveva integrato con le riproduzioni delle miniature.
Mi fa sorridere, pensandoci ora, la passione di mio padre per i codici miniati: oltre alla sua passione ormai nota (alle 4 persone che leggono questo blog) per tutto ciò che era grafica, disegno, pittura, credo che papà provasse un'ammirazione particolare per la capacità dei miniatori di creare capolavori in piccole dimensioni: mio padre aveva tante doti, ma la finezza del tratto, la delicatezza delle realizzazioni non erano proprio cosa sua, lui che era ossessionato dal finire le cose bene, ma nel minor tempo possibile, dato che il pensiero di avere qualcosa lasciato in sospeso gli procurava un'ansia senza possibilità di conforto.
Anche nella sua pittura, soprattutto nella fase giovanile, la pennellata è quasi irruenta, la texture vibrante e materica; le cose sarebbero cambiate con gli anni e nel periodo della sua raggiunta maturità artistica ogni quadro brilla di luce cangiante, come se le figure fossero colpite da un'eterna gibigianna che illuminandole le rende sempre diverse ogni momento.
Chissà... forse questo traguardo raggiunto da mio padre deve più di qualcosa nel modo di trattare la luce dei miniatori, che lui ha reinterpretato e adattato alla sua forma e al suo stile: peccato non aver avuto modo di poterglielo chiedere.
Per quello che riguarda le immagini nei file assemblati da Giuseppe Bonenti, il copyright è degli aventi diritto.
Questo blog ha come unico motivo della propria esistenza onorare la memoria e la passione di mio padre e non sarà mai per me fonte di lucro. Chi riconoscesse immagini (o scritti) di cui è detentore del copyright mi contatti in privato, sarò lieto di modificare il post riconoscendo l'attribuzione.
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