Baune

Il file allegato a questo post riguarda un ciclo di arazzi medievali conservati a Parigi, con soggetto "La dame au Liocorne": il testo è scritto da Matteo Rubboli, e verosimilmente è tratto dalla rivista digitale "Vanilla Magazine" da lui fondata.

Non ho mai avuto la passione per gli arazzi, le stoffe antiche mi danno sempre una sensazione di estrema tristezza, di tempo passato che non torna, di cose morte che si vogliono trattenere in vita contro la loro volontà: per papà ovviamente il discorso era differente, la maestria degli antiche tessitori gli procurava visibile piacere che lui manifestava con entusiasmo e con un sorriso lucente che gli dipingeva il viso quando si trovava ad ammirare o a parlare degli arazzi.

Ho sempre invidiato la capacità di Giuseppe di sorridere: nonostante fosse una persona tutt'altro che allegra, mio padre ha sempre avuto la capacità di sorridere in maniera spontanea anche a comando, cosa che a me manca.

In quasi tutte le fotografie che lo ritraggono papà presenta un sorriso luminoso e spontaneo, anche quando, in posa, guarda in macchina.

Ho un ricordo del suo sorriso che ogni volta mi commuove: quattordicenne, avevo terminato l'esame di terza media e me ne stavo seduto in poltrona a leggere.

Papà era arrivato a casa dal lavoro, era giugno, aveva tolto la giacca e portava una camicia bianca con la cravatta: mi aveva guardato con quel suo sorriso luminoso e con gli occhi che brillavano e mi aveva detto "Così tu fai già il liceo..." e mi aveva abbracciato.

 

Baune

Il testo nel file allegato a questo post è © di Matteo Rubboli, e viene qui pubblicato solo al fine di dimostrare e raccontare un aspetto della passione di Giuseppe Bonenti per la storia dell'arte.

Questo blog non ha e non avrà mai alcuna finalità di lucro.  

Commenti

Post popolari in questo blog

Artisti della Riforma

A volte c'è un'amara ironia

Caravaggeschi principali 01