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Visualizzazione dei post da settembre, 2025

Baune

Il file allegato a questo post riguarda un ciclo di arazzi medievali conservati a Parigi, con soggetto "La dame au Liocorne": il testo è scritto da Matteo Rubboli , e verosimilmente è tratto dalla rivista digitale "Vanilla Magazine" da lui fondata. Non ho mai avuto la passione per gli arazzi, le stoffe antiche mi danno sempre una sensazione di estrema tristezza, di tempo passato che non torna, di cose morte che si vogliono trattenere in vita contro la loro volontà: per papà ovviamente il discorso era differente, la maestria degli antiche tessitori gli procurava visibile piacere che lui manifestava con entusiasmo e con un sorriso lucente che gli dipingeva il viso quando si trovava ad ammirare o a parlare degli arazzi. Ho sempre invidiato la capacità di Giuseppe di sorridere: nonostante fosse una persona tutt'altro che allegra, mio padre ha sempre avuto la capacità di sorridere in maniera spontanea anche a comando, cosa che a me manca. In quasi tutte le fotografie...

Buon Compleanno Papà...

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Codici Carolingi

A volte è difficile trovare qualcosa da raccontare su Giuseppe per avere la scusa di pubblicare uno dei suoi file, e questa settimana lo è stato particolarmente, nonostante abbia pensato a lui ancora più spesso del solito. Ho provato ad interrogarmi, allora, sul motivo per cui avevo scelto il file di questa settimana, e mi sono venuti in mente l'entusiasmo, la luce nei suoi occhi quando raccontava al me bambino la perizia dei miniatori. Ho trovato pertanto un fil conduttore con il post della settimana passata: il ricordo mi ha convinto ulteriormente che il vero piacere dell'arte per mio padre era il gesto tecnico, la perizia con cui l'artista con "pochi" segni o pennellate creava un'opera in grado di emozionare o di suscitare una reazione intellettuale. E questo piacere era per lui indipendente dal soggetto, amava un Kandinski come un Sebastiano del Piombo, un "mobile" di Calder come una statua di Michelangelo. E in un altro ricordo che ho di lui tro...

Espressionimo astratto americano 2

Ho accennato nello scorso post alle differenze di gusti   in fatto di arte tra me e mio padre: è una cosa di cui ho preso consapevolezza solo di recente, tornando alla Galleria Sabauda di Torino dopo più di 30 anni. Ho deciso di tornare perchè da bambino insieme alla mia famiglia la galleria l'avevo visitata decine di volte nella sua vecchia sede in via Accademia delle Scienze, ma dopo tanto tempo non ricordavo più nulla. Attualmente la collezione permanente della Galleria si snoda su due piani all'interno di Palazzo Reale: ho visitato il primo piano riconoscendo molte opere come "già viste", ma con un sottile senso di disagio. Di fronte ad un quadro riguardante il martirio di San Bartolomeo, opera che da bambino mi aveva spaventato molto in quanto per la tradizione il martire era stato scorticato vivo, ho compreso quale fosse la differenza fondamentale tra me e Giuseppe nell'approccio all'arte: papà ammirava l'abilità del pittore, a prescindere dal sogget...