Arte figurativa contemporanea 09

Venerdì ho visitato la mostra di recente inaugurata a Palazzo Accorsi, in via Po a Torino, dedicata al De Chirico degli anni '20, per cui posteriore al periodo più noto e famoso, quello della metafisica, che si conclude con il 1910.

La mostra presenta opere interessanti anche se a mio parere non belle (parere condiviso dalla funzionaria di Palazzo Accorsi che ci ha fatto da guida), e mi ha permesso di capire perchè a Giuseppe il De Chirico non metafisico non piacesse affatto.

Debbo dire che condivido la sua opinione, quello che ho osservato ieri è una pittore pieno di sé, borioso e assolutamente privo di ispirazione, che sacrifica il senso della propria pittura al denaro pur di creare qualcosa di facilmente vendibile, possibilmente a caro prezzo.

Alcuni quadri dell'ultima sala li trovo imbarazzanti nella loro bruttezza; questo non vuole essere un giudizio sulla mostra, che ho trovato ben allestita e ottimamente documentata: la storia non è memoria, non è agiografia, ma cronaca di fatti, racconto di persone per quello che erano non per l'idea che ci siamo fatti di loro e pertanto mettere dei quadri "spiacevoli" (nel senso più nobile del termine), può essere una scelta sensata se si vuole raccontare un periodo della storia dell'arte, e della vita di un pittore.

Discussi una volta con mio padre riguardo ai quadri di De Chirico di questo periodo, tanti anni fa, e lui non seppe trovare le parole adatte per spiegarmi le ragioni del suo scarso gradimento per le opere di cui sopra: venerdì finalmente ho capito e ho recuperato una parte di papà facendo pace con il ricordo di quella discussione.

 

In allegato continua la pubblicazione degli appunti di mio padre sull'arte figurativa contemporanea: mi viene da pensare che papà sicuramente apprezzava questi artisti "giovani" perchè riconosceva la loro ispirazione e la loro voglia di esprimersi con un linguaggio proprio ed originale.

Arte figurativa contemporanea 09

 

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