Qualche breve appunto e uno scritto corposo

Oggi, nel primo giorno di primavera che passo senza la presenza di mio padre (il cui onomastico avremmo festeggiato l'altro ieri) posto su queste pagine due scritti molto differenti tra loro: il primo è una breve serie di appunti sulla confraternita di San Marco di Andezeno, microscopico paese tra Torino, Chieri e Castelnuovo Don Bosco sulla collina torinese; l'altro invece è un corposo articolo di 109 pagine sul pittore Andrea de Aste, di origine piemontese e di formazione genovese, con una disamina della sua produzione e corredato da tantissime illustrazioni come nell'abituale stile di Giuseppe che riteneva di non poter prescindere da un'iconografia la più completa possibile per motivare e sviluppare i concetti e le idee che metteva su carta.

Andezeno

Andrea de Aste


Nota: l'articolo su Andrea de Aste ha stili grafici dello scritto assai differenti, il che mi fa pensare che Giuseppe abbia integrato i suoi pensieri con brani di articoli trovati in giro per la rete; io ho trattato tutto come fosse farina del sacco di papà, ma se qualcuno mai dovesse riconoscere nello scritto qualcosa che intellettualmente gli appartiene, mi contatti lasciando un commento al post, perchè sarò assai lieto di segnalare in maniera esplicita l'opera da cui le frasi sono state tratte, come si usa abitualmente nelle bibliografie degli articoli di scienza e cultura,

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